Pier Alessandro Paravia, “Carteggio”

The writer praises Rosa Taddei's imagination and art. During her second performance, however, she shows less strength since her genius seems to abandon her. When she muses about Piedmontese women, famous for their strength of the soul and body, she gains her own poetic power once more. Splendour of style and the beauty of the imagery gain their full expression. She is described as being virtuous, which increases her success.

Performer Name:
Taddei
Performance Venue:
Turin
Performance Date:
18 and 25 February 1834
Author:
Paravia, Pier Alessandro
Date Written:
1834
Language:
Italian
Publication Title:
Gazzetta privilegiata di Venezia
Article Title:
Carteggio
Page Numbers:
58
Additional Info:
 
Publisher:
 
Place of Publication:
Venezia
Date Published:
1834

Text:

Caro amico …

La brava e modesta Taddei, che con la grazia de' suoi versi improvvisi riempie di sceltissima udienza questo teatro Sutera, mi ricorda que' tempi, ne' quali essa riempieva per egual modo e per la stessa cagione il nostro teatro S. Benedetto. La sua prima accademia fu data a' 18, la seconda a' 25 del corrente mese; ed altre ce ne promette poi quel suo ferocissimo ingegno. Nella prima fu tanta la copia de' felici pensieri, tanta la proprietà delle espresioni e la spontaneità delle rime, che a me, che pur l'avea udita le tante volte, parve cosa nuova e mirabile. In quasi che tutti gli argomenti sortiti dall'urna ella si dimostrò valentissima; ma dove mi parve che superato abbia sè stessa, si fu nel Carme sulla sventura, obbligato all'intercalare: Chi rende alla macchina La sua felicità? nel qual carme le abbondò per modo l'immaginazione e l'ingegno, da meritarsi gli applausi più universali e più prolungati. — La seconda accademia incominciò con un canto sul cuor di Canova, che fu molto lodato; ma poscia parve che il suo genio tutelare intendesse di abbandonarla; tanta fu la fatica con cui tirò innanzi uno o due de' suoi improvvisi! Ma venuta a parlare delle donne Piemontesi, celebri per vigor di animo e di braccio, parve ch'ella si accendesse di un nuovo foco, e che l'onore del proprio sesso e una specie di gara con quelle famose valessero a ravviare il sopito suo estro, che dopo quella passeggiera caduta risorse più gagliardo che mai. Infatti i quattro o cinque componimenti, che improvvisò di poi, furono così segnalati per bellezza d'immagini e splendore di stile, da non potersi desiderare di più; sopra tutto l' Italia all'urna di Alfieri lasciò la più forte e gradita impressione in tutta quella numerosa udienza, che ritta, taciturna e calcata, di que' graziosi canti non perdea pure una sillaba. Le quali notizie io volli darvi circa alla nostra Taddei, per far cosa cara, non meno a voi, che a moltissimi Veneziani, i quali rimasero tanto ammirati del valore di casa dopo di averla udita, quanto presi dalle sue virtù dopo di averla trattata.

La valente improvvisatrice italiana, mi riduce al pensiero il celebre improvvisator latino, che pure a Venezia levò di sè tanto grido. Ma ahimè! che se l'una seguita a coglier delle onorate ghirlande, gli allori dell'altro si mutaron pur troppo in cipressi! Il dotto, l'ingegnoso, l'amabile Faustino Gagliuffi non è più; egli moriva in Novi ai 16 di questo mese, lasciando afflittissimi per la sua morte tutti coloro, che hanno mente e cuore da apprezzar la dottrina, corteggiata, per così dire, da ciò che la memoria ha di più pronto, l'ingegno di più vivace, e la conversazione di più faceto. Non altro; se non che mi continovate il vostro amore e mi crediate sempre

Torino a' 25 febbraio 1834.

Il vostro aff. amico

Pier Aless. Paravia

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