“La Figlia mal custodita, oppure Non v’è che un passo dal male al bene”

This is a negative review of La Figlia mal custodita. The critic takes the opportunity of this review to point out that improvised works are often badly thought out and badly presented, so much so that they become shameful theatrical monstrosities.

Performer Name:
 
Performance Venue:
 
Performance Date:
 
Author:
 
Date Written:
1814
Language:
Italian
Publication Title:
Lo Spettatore
Article Title:
La Figlia mal custodita, oppure Non v’è che un passo dal male al bene
Page Numbers:
465-466
Additional Info:
(Vol. 2)
Publisher:
 
Place of Publication:
Milan
Date Published:
1814

Text:

La figlia mal custodita, oppure non v'è che un passo dal male al bene, commedia in tre atti e in versi liberi (a). Rappresentazione pel benefizio della signora Della.

Ecco un lavoro che non avrebbe accresciuto riputazione all'Autore, quand'anche fosse stato applaudito. Che la coreografia prenda dalla letteratura gli argomenti di Venere e Adone, di Telemaco, delle Nozze di Gamaccio (b) e simili, queste appropriazioni arricchiscono quegli che sa farle e onorano que' primi autori da cui son tratte: ma che le doviziose miniere della letteratura sien ora a tal miseria ridotte da doversi riprendere ciò che a loro fu preso, non è possibile in realtà, ma pare che lo faccian supporre certi scrittori meschinelli. Quelli che la grand'arte di Moliere e di Regnard coltivano com'arte di studio, e non già esercitano come mestiere, spigolar sapranno in que' campi ove mieterono i maestri. Osservin bene i costumi del secolo, s'internino nel cuor dell'uomo, e poi scrivano. Una giusta critica, se dell'opere loro dirà le imperfezioni, saprà lodar anche le intenzioni e gli sforzi: e se gli autori non conseguiranno gloria tra i posteri, otterranno la stima dei contemporanei, per lo più meno severi della posterità.

Ma vi sono de' letterati che si dan vanto di scrivere con certa noiosa e spiacevole facilità, per cui è divenuto ormai insopportabile tutto ciò che somiglia a improvvisare. Appena alla mente loro s'affaccia un argomento, scrivacchiano in dieci giorni tre atti in versi veramente liberi; non importa: per disgrazia viene accettato il rozzo lavoro; s'impara, s'annunzia, e comparisce: ed eccoti con poca fatica ottenuto il nome di drammatico poeta: sì, ma presto il Pubblico, a cui non sempre impunemente si dispiace, ne fa giustizia, fischiando l'opera e l'operaio: e questi, per collera e per vendetta, corre al suo tavolino, e schicchera tre nuovi atti in verso libero o in prosa che non è libera meno. (c)

Questo è il caso del dramma La figlia mal custodita. Un sì gentile e delicato argomento, a cui tutto Parigi applaudì tanto nel ballo con cui rappresentollo Dauberval, riconosce l'affronto che ora riceve sott'altra forma, dalla strana metamorfosi che ne ha fatto il signor… E ad onta della signora Delia, di cui in quella serata il Pubblico era tributario, cadde il sipario con generale acclamazione, mezz'ora prima del tempo prescritto dall'atuore. Dopo quest'atto di giustizia, l'Odeon non ha più figlia mal custodita. Al secondo titolo Non c'è che un passo dal male al bene, si è proposto di sostituirne un altro che dica Non v'è che un grado dal mediocre al pessimo, dal quale titolo noi conghietturiamo il nome dell'autore, che in fatti è reo di parecchi altri spettacoli sullo stesso teatro rappresentati.

(a) Non già senza rima, come i nostri sciolti, ma di più metri. (Il trad.)

(b) Nel don Chisciotte.

(c) Pittura vera, lezione inutile, ben più applicabile agli scrittori di sceniche rappresentazioni su gl'italiani teatri ai quali malamente servono autori imperiti ma pur gente di qualche ordinato studio. E che dir poi dovrebbersi di que' temerari ignoranti comici che senza saper nè grammatica, nè lingua, nè lettere, senza insomma aver nessuno delle preparatorie ed esercitate qualità acquisite, che son necessarie al difficilissimo letterario ramo dell'arte drammatica, compongono e danno mostruosità vergognose, che osano chiamare Commedie o Drammi? Sia questo almeno uno sfogo, per salvare, quant'è possibile, il nazionale cuor letterario. (Il trad.)

Notes:

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